a cura di
Donato Dell'Orzo e Giulia Gattuso
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Una stanza in
penombra, la luce accesa ad illuminare le pagine di un libro aperto. In
un silenzio rasserenante, il ticchettio stanco di un pendolo.
“Tempus fugit” leggo nella placca di metallo affissa sopra il quadrante e tutto lo spazio che mi circonda adesso è come se iniziasse a muoversi prima lentamente e poi, quasi subito in maniera veloce. Sono fermo, seduto, eppure dentro di me qualcosa inizia a scorrere… Io sento il tempo!
“Che cosa è dunque il tempo?” Si interrogava ne Le Confessioni S. Agostino. “Se nessuno me ne chiede lo so bene – diceva - : ma se volessi darne spiegazione a chi me ne chiede, non lo so”.
I nostri antenati avevano come riferimento la ciclicità della natura. La notte stellata dava un senso al mattino trascorso e l’alba indicava che un nuovo giorno era nato col sorgere del sole.
Il tempo nell’uomo è stato da sempre una misura fondamentale per dividere ciò che è stato da ciò che è, per capire quando e come scandire e organizzare la vita. In molte civiltà, soprattutto orientali, permane ancora la concezione della ciclicità: quella dell’Eterno Ritorno.
L’universo periodicamente si rigenera: ciclo dopo ciclo, spiegavano gli Stoici, gli eventi sono destinati a ripetersi: rivedremo le stesse persone, gli stessi eventi si ripeteranno.
Questo si contrappone alla rappresentazione mentale del tempo lineare che abbiamo in occidente, che scorre solo in avanti, demarcando il passato dal presente. Molti scienziati come Newton o filosofi come Zenone, Platone, Aristotele, Kant, Bergson e molti altri, hanno cercato di dare una risposta.
“I temporalisti - scrive Elisa Paganini - credono che il divenire del tempo, cioè il divenire da passato a presente a futuro, sia una caratteristica degli eventi e necessiti di una specifica descrizione concettuale.
Gli atemporalisti credono invece che il divenire del tempo sia imputabile a predisposizioni psicologiche degli esseri umani e pertanto non sia inerente agli eventi, i quali non divengono, ma sono da sempre in determinate relazioni fra loro”.
Il tempo non è uguale per tutti, diceva Einstein, ma dipende dallo stato di moto dell’osservatore. Relativizzare il tempo significa metterlo in relazione con lo spazio che ci circonda. Ed ecco che in letteratura le speculazioni di filosofi e studiosi, sono materia primissima e preziosa per molti scrittori che iniziano a rappresentare non più il reale concreto, ciò che è veramente presente. Non si vuole più tenere conto del tempo inteso come misura per coordinare la narrazione, ma si utilizza la sensazione che la dimensione temporale suscita nella coscienza, o meglio nella soggettività cognitiva.
Nasce la letteratura di Joyce con il suo Ulysses girovago per le strade di Dublino, di Woolf con Mrs. Dalloway. Nel vagabondo delle stelle di Jack London il protagonista con una tecnica insolita di meditazione, riesce a vagare non solo tra i suoi ricordi reali del passato, ma anche viaggiare attraverso vite parallele, vite che si sviluppano in luoghi e tempi sempre diversi. Nella Recherche di Proust, il sapore di una madeleine (dolce tipico francese), risveglia nel protagonista i ricordi di quand’era bambino, quando a Combray trascorreva le sue giornate in compagnia della famiglia.
Al di là degli orologi che a molti servono soltanto come accessorio per ostentare la propria appartenenza a questo tempo modaiolo, più che tentare di dare una definizione specifica sul tempo e la sua misura, conviene che ognuno di noi si soffermi sull’aspetto qualitativo del tempo ed investa quante più energie affinché lo scorrere sia quanto più denso di contenuti possibili. Lo stesso Seneca denunciava la scarsa consapevolezza dalla maggior parte delle persone sul valore del tempo: ”gran parte del nostro tempo ci sfugge mentre siamo impegnati a fare nulla o a farlo male,quando non ci rendiamo conto che mentre il tempo passa moriamo sempre un po’, perché infatti tutti i giorni che abbiamo già vissuto sono alle nostre spalle e sono già morti”. Vivere pienamente il quotidiano, il momento, l’attimo fugace, significa anche gestire e pianificare il proprio tempo in maniera cosciente e utile per la propria evoluzione. Donato Dell'Orzo
Tutto il mondo viene considerato come un enorme flusso perenne: nessuna cosa è mai la stessa, tutto si trasforma ed è in una continua evoluzione. Per questi motivi, Eraclito identifica la forma dell’Essere nel Divenire, dacché ogni cosa è soggetta al tempo e alla sua relativa trasformazione. Egli sostiene che solo il cambiamento e il movimento siano reali e che l'identità delle cose uguali a se stesse sia illusoria: per Eraclito tutto scorre: PANTA REI !
« Tutto scorre, non ci si può immergere due volte nello stesso fiume »
Nel tempo,
dunque, nessuna conoscenza in noi precede all'esperienza, e ogni
conoscenza comincia con questa.
Terzo è questo argomento: che la freccia in moto sta ferma. Esso poggia sull'assunzione che il tempo sia composto di istanti: se infatti non si concede questo il ragionamento non corre. Aristotele
Non é vero che abbiamo poco tempo: la verità é che ne perdiamo molto. Seneca
Perder tempo a chi più sa, più spiace. Dante
Profeti del tempo. Come le nuvole ci rivelano in che direzione soffiano i venti in alto sopra di noi, così gli spiriti più leggeri e più liberi preannunciano con le loro tendenze il tempo che farà. F. Nietzsche
Per quanto la vita sia breve, noi la
rendiamo ancora più breve sprecando allegramente il nostro tempo.
Victor Hugo
C'è solo un modo di dimenticare il
tempo: impiegarlo. Charles Baudelaire
I filosofi non spuntano dal terreno come i funghi. Essi sono il prodotto del loro tempo. (K. Marx, "Gazzetta Renana" 1842)
Ricordati che sei nato mortale di natura e hai avuto un tempo limitato:ma con i tuoi ragionamenti sulla natura sei assurto all'infinità e all'eternità,e hai contemplato le cose che sono,che furono e che saranno.(Metrodoro)
"Ogni
favola è un gioco che si fa con il tempo / ed è vera soltanto a
metà / la puoi vivere tutta in un solo momento / è una favola
non è realtà…"
"Una
settimana, un giorno o solamente un'ora / a volte vale una vita
intera / il tempo passa in fretta e ti ruba quello che hai. / Io
non so parlare d'amore, ma so che quando tu mi stringi le mani
forte / vorrei che il tempo si fermasse intorno a noi..."
La vita fugge e
non s'arresta un'ora [Francesco Petrarca - "De rerum vulgarium fragmenta" (sonetto n. 272)]
Ogni giorno porta con sé l'eternità. P. Coelho
La vera generosità verso il futuro consiste nel donare tutto al presente. A. Camus
C'è un solo modo di dimenticare il tempo: impiegarlo. C. Baudelaire
Non c'è nulla di più prezioso del tempo, poichè è il prezzo dell'eternità. L. Bourdaloue
Il tempo è la cosa più preziosa che un uomo possa spendere Teofrasto
Il presente è mille volte più forte del più potente passato J.Roth
Il futuro è qualcosa che ciascuno raggiunge alla velocità di sessanta minuti all'ora, qualunque cosa faccia, chiunque sia. C. S. Lewis
Forse la storia universale è la storia di alcune metafore. J. L. Borges
L'età dell'uomo, vista dal di dentro, è eterna giovinezza. H. von Hofmannstall
Nulla è permanente tranne il mutamento. Eraclito
Il tempo che passa è per farci crescere, non per farci invecchiare. E. Olivero
Non abbiamo tempo a sufficienza, a patto di usarlo in modo corretto. W. Goethe
Il tempo della coscienza è un arrotolarsi continuo, come quello di un filo su un gomitolo, perchè il nostro passato ci segue e si ingrossa senza sosta del presente che raccoglie nel suo cammino. H. Bergson
L'io vive il presente con la memoria del passato e l'anticipazione del futuro. Fuori dalla coscienza il passato non è più e il futuro ancora non è. Passato e futuro possono vivere soltanto in una coscienza che li salda nel presente. H. Bergson
Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo di quando potevi e non hai voluto. Mao Tse-tung
"Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell'anima ('distensio animi'). Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un'istante inesistente di separazione tra passato e futuro ." S. Agostino
Il tempo è il rimpianto di non essersi mai chiesti cosa fosse realmente il tempo tranne quando, ormai, era troppo tardi. Massimo Baldi Il tempo è la somma di tutti gli attimi in cui ci saremo amati per davvero: quando gli attimi finiscono per coincidere con una vita intera, questo tempo prende il nome di “eternità”. Massimo Baldi
Il tempo è l’alibi che l’uomo molto spesso costruisce per giustificare i propri insuccessi. Massimo Baldi
Il tempo per molti uomini è la
gioia ridotta ad un attimo ed il dolore prolungato all’infinito;
quando riusciremo a prolungare la gioia all’infinito e a ridurre il
dolore a poche e rade isole, allora avremo compreso il vero
significato del tempo.
Massimo Baldi
Il tempo è una variabile
indeterminata che chiamiamo “ozio” quando ne abbiamo a disposizione
un oceano sconfinato e ne siamo ben maturi e consapevoli, “noia”
quando quest’oceano di libertà ci sommerge inconsapevolmente.
Infine, lo chiamiamo “fretta” quando sembra sfuggirci di mano ogni
singolo istante e il tempo si riduce a insignificanti frammenti di
nulla.
Molto semplicemente, per me il
tempo è ‘Ora’.
Massimo Baldi
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Un respiro notturno Mi salvo di sogni sull'orlo della luna, a riempirmi di luce le labbra un respiro di destino senza tempo. Michela Zanarella
Il tempo di Hiroshima
Cupo dolore
Viaggiatori nel tempo Per voce
sola
nel vento sì possente che già sussurra
** Eufemia
Immagine di Cesarina Ciotti
Annaela, del tempo rubato
Oh
se potessi
Il tempo della Vita - Nostalgia
Corrono gli anni sono fiumi impetuosi scossi dal tempo
E noi a guardarli stando là ad abbracciare ciò che non è più
Vorrei prendere stelle e pezzi di cielo e farne giochi
Giochi perfetti d'infinito bagliore come l’Amore
Eufemia
Una porta oltre il Tempo
Le tiepide ore
In...diven
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Aforismi inviati dai lettori di Partecipiamo.it
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L'uomo bicentenario Il protagonista è un androide, che però si contraddistingue dalle altre macchine per la sua capacità di provare sentimenti. In esso è sempre più forte il desiderio di dedicarsi alla cultura, il che lo rende, come ovvia conseguenza, bramoso di libertà (cosa che non era stata prevista dai suoi "proprietari"). Si rende conto di ciò che lo rende realmente diverso... ed inconciliabile col genere umano: la sua immortalità. Egli prova affetto per i suoi familiari e per gli amici, ma soffre vedendoli morire uno dopo l'altro, rimanendo vivo...e sempre più solo. Così decide di sottoporsi ad un intervento che lo renda mortale, permettendogli di essere riconosciuto in quanto realmente appartenente alla condizione umana.
Carpe diem Robin Williams, protagonista del film, interpreta il ruolo di un professore fortemente convinto dell'importanza del "carpe diem". Si impegna così a trasmettere ai suoi alunni tale pensiero.
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