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Il mio mondo uno scrigno

Marco Pellacani

 
 
 
 

Traccio solchi nella sabbia,

segni strani

per occhi incapaci di intendere.

Disegno...

tutti pensano che io viva nel mio mondo.

Loro hanno strane forme,

visi diversi creo…

con la matita dell’immaginazione…

per un presente tutto mio,

che la gente non avrà mai.

Lo tengo stretto geloso,

fra le mie mani deformate dalla malattia,

anche la mia voce trema.

Le mie gambe sono immobili.

Chi potrà entrare con me nel mio scrigno?

A chi aprirò le porte?

Chi capire mi potrà?