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Che cosa è l'assertività?
Santino Gattuso

Come si imparano le abilità di comunicazione necessarie per esprimere i propri bisogni e i propri diritti?
Come posso sviluppare una maggiore autostima?
Risposta:
L'assertività è la capacità di esprimere i propri bisogni e i propri diritti, le proprie sensazioni positive o negative, senza violare i diritti ed i limiti altrui.

Assertività è:
  • Abilità di comunicazione, capacità di esprimere i propri pensieri ed idee future
  • Capacità di identificare ed esprimere le proprie sensazioni
  • Definire e rispettare i limiti
  • Comunicare ed ascoltare in modo aperto, diretto ed onesto
Nessuno può ovviamente realizzare tutti questi obiettivi immediatamente. Prima di provare a sviluppare le abilità necessarie per avere un comportamento assertivo è necessario convincersi di avere tutti i diritti ai propri bisogni e necessità:
  • Il diritto ai propri valori, pareri ed emozioni
  • Il diritto di cambiare, modificare e sviluppare la propria vita come meglio si crede
  • Il diritto di decidere come e dove dirigere la propria vita e e di stabilire le proprie priorità e obiettivi.
  • Il diritto a non doversi giustificare per le proprie sensazioni o comportamenti
  • Il diritto di vedere rispettati i propri bisogni e limiti
  • Il diritto di dire agli altri come si desidera essere trattati
  • Il diritto di dire "NO"
  • Il diritto di prendersi il tempo e l'aiuto necessari a formulare le proprie idee e desideri prima di esprimerli.
  • Il diritto a chiedere aiuto e informazioni senza dover avere sensazioni negative di vergogna o di colpa
  • Il diritto a fare degli errori
  • Il diritto di cambiare idea o a volte anche a comportarsi illogicamente
  • Il diritto di piacersi anche se non si è perfetti
 

Come si impara a dire "NO"?

Risposta:
Imparare dire di NO

Dire NO può essere molto difficile. Le persone con bassa autostima molto spesso hanno anche una mancanza di assertività e pensano di doversi adattare a tutte le aspettative che gli altri hanno su di loro. Per loro è molto difficile fissare i limiti del rapporto con gli altri. A volte si sentono come vergognose, o colpevoli, nel dire di NO. Ma il fare le cose contro la propria volontà e possibilità non fa altro che farli sentire ancora più abusati e arrabbiati.

Un NO semplice e diretto, tipo: "non posso aiutarti con quello" sono la soluzione migliore. Se si desidera dare una spiegazione questa andrebbe fornita in maniera semplice e comprensibile: "NO, ho già un altro appuntamento per stasera" oppure, "NO, spiacente. Temo di dover rifiutare perché non ho tempo a sufficienza."

Altri modi di dire NO:

  • Non posso fare questa cosa adesso.
  • NO, ti ringrazio. Non questo volta. Grazie per avermelo chiesto.
  • Spiacente, ma NO.
  • Abbiate pazienza ma non posso proprio venire.
  • Preferirei di NO.
Per dire un NO convincente dovreste:
  • Iniziare la frase con la parola NO
  • Scuotere la vostra testa ed usare dei segnali nonverbali per sottolineare il vostro NO. La vostra voce dovrebbe essere chiara e diretta. Gli occhi dovrebbero sostenere lo sguardo dell'altro.
Se qualcuno vi fa una richiesta è giusto chiedere il tempo di pensarci sopra. La decisione dovrebbe spettare voi, ma alle volte è difficile riuscire a dire NO immediatamente. Potete provare ad usare un NO empatico, in alcune circostanze può essere utile:

"Spiacente, NO. avremmo tenuto volentieri il vostro gatto questo fine settimana. Ma mio marito ed io saremo fuori città. So che sarà duro trovare qualcuno che tenga il gatto e mi dispiace. La volta prossima, se posso, ve lo tengo volentieri."

Ricordate: dire NO è una risposta molto onorevole. Avete il diritto di dire "NO"!

 

 

Voglio smettere di bere e di fumare.
 Pensate sia possibile riuscirci da soli e senza terapie?

Risposta:
Che lei ci creda o no, la maggior parte delle persone che riescono ad interrompere i loro problemi di dipendenza con alcool, tabacco o droghe, riescono di fatto a farlo senza bisogno di alcuna terapia.

Questo è stato visto esaminando, in diverse popolazioni, il rapporto tra il numero di persone che usavano sostanze come alcool, tabacco e droghe ed il numero di persone che dichiaravano di averne usate nel passato. Ed è stato confermato da studi che esaminavano le percentuali di cambiamento nel corso del tempo all’interno di una popolazione di controllo, e si riscontra infine nel vedere quanto poche (a fronte dei numeri suddetti) siano le persone che richiedono formalmente un trattamento per queste problematiche.

La maggior parte delle persone che smettono di fumare, riesce a farlo senza bisogno di trattamenti particolari. La maggior parte delle persone che hanno problemi con l’alcool, pare riescano negli anni a risolvere o ridurre i loro problemi, nella maggior parte dei casi senza bisogno di cure specialistiche.

Com’è che accadono questi cambiamenti?

Quando a coloro che sono riusciti a smettere da soli viene chiesto come abbiano fatto a riuscirci, essi rispondono di solito che hanno semplicemente deciso di farlo; che qualche evento particolare li aveva colpiti e li aveva fatti riconsiderare il loro modo di essere e di comportarsi.

Alcuni riferiscono che il fattore scatenante il cambiamento è da attribuirsi ad esperienze di tipo religioso, altri che ,è da attribuirsi ad eventi famigliari o fatti accaduti nella relazione con amici o, infine, a particolari eventi della vita. In molti casi insomma sembra che questo sia il fattore che gli individui che riescono ad uscire da soli da una dipendenza hanno in comune.

Qualcosa cioè che si è verificato dentro di loro indipendentemente dagli eventi esterni.

La cosa essenziale da ricordarsi pertanto è che la decisione è il fattore fondamentale di qualsiasi cambiamento.

 

Come puoi migliorare il tuo stile di vita?

Risposta:

L'ansia e le emozioni spiacevoli fanno parte della vita, il loro ruolo è quello di comunicarci che qualcosa non funziona e che deve essere modificato.

Ci sono due modi per rimuovere l'ansia: possiamo fuggire da essa con l'aiuto delle droghe, mangiando troppo, soffrendo la fame o per mezzo di altri meccanismi di fuga simili, oppure possiamo lottare e cercare di risolvere i nostri problemi. La ragione per cui le droghe sono così amate e popolari è che alleviano temporaneamente l'angoscia, ma è un metodo sbagliato perché in realtà non risolvono alcun problema, ed ostacolano soltanto lo sviluppo di chi ne fa uso.

Cresciamo e cambiamo quando cominciamo a cercare una vera soluzione ai nostri problemi ma molte persone, adottano continuamente soluzioni sbagliate e non riescono a vedere nessun'altra via d'uscita per i loro problemi, in questo caso l'aiuto di un terapeuta potrebbe essere necessario.

Coloro che soffrono di un Disturbo del Comportamento Alimentare hanno un difetto nella capacità di identificare e distinguere le loro sensazioni ed i loro bisogni e questo, ne complica la guarigione.

Come potete migliorare la vostra vita? Dovete cominciare con il risolvere i problemi invece di scappare da essi! Con quale problema potreste cominciare? Con quello che ritenete adesso, il più importante.

Per esempio: Carola è in ospedale a causa dell'Anoressia Nervosa. Ha un'antipatia particolare per Mary, una delle infermiere che l'assistono, ed è intollerante nei suoi confronti soprattutto quando le la nutre attraverso il tubo che lei prova a spostare.

Carola viene aiutata a comprendere che può semplicemente chiedere che venga sostituita Mary con una delle infermiere che le stanno più simpatiche: questo è l'inizio per Carola, della rivalutazione del valore delle sue emozioni e della sua volontà e da qui, può cominciare a modificare il suo modo di vivere. In questo caso, Carola ha capito di poter liberamente esprimere i propri pensieri e desideri, perché potrà ottenere per ciascuno di essi una risposta più o meno soddisfacente.

Coloro che soffrono di Disturbi del Comportamento Alimentare sopprimono spesso i propri desideri e cercano di soddisfare le richieste che l'ambiente pone loro ma il risultato, è che questo comportamento diventa poi la causa dell'infelicità che pervade la loro vita.

 
Come posso cambiare il mio comportamento?

Risposta:

Se vuoi risolvere i tuoi problemi devi attivarti perché molto spesso sarà necessario cambiare le tue abitudini ed il tuo modo di pensare.

Ad esempio potresti voler dimagrire, trovare un lavoro migliore, superare un difficile compito o cambiare i tuoi rapporti con le altre persone.

Questi problemi sono complicati e molto grandi, quindi sarebbe più semplice suddividerli in tanti piccoli obiettivi da raggiungere uno alla volta, non devi prefissarti già un elenco di cose da risolvere, ogni meta deve esser chiaramente definita, se vuoi dimagrire per esempio, non basta pensare che dovrai fare più esercizio fisico ma dovrai decidere di passeggiare o andare in bicicletta ogni giorno per 30 minuti. Non essere però troppo severa con te stessa perché potresti ad esempio dedicarti all'attività fisica tranquillamente per cinque giorni alla settimana.

È molto utile suddividere il raggiungimento di un grande obiettivo in piccole tappe: se ad esempio la tua casa è sporca e in disordine e non hai le energie per pulirla tutta in un giorno, potresti decidere di pulirla per 30 minuti al giorno o orinare una stanza ogni sabato in modo che in poche settimane avrai una casa splendente.

Il cercare di cambiare le proprie abitudini alimentari potrebbe sembrare difficilissimo ma se ti porrai delle piccole mete, scoprirai di esserci riuscita ancor prima di quanto pensavi.

Questo discorso può esser applicato a qualsiasi cambiamento tu voglia raggiungere.

 
Come imparare a riconoscere le proprie sensazioni?

Risposta:

Probabilmente i soggetti con disturbi alimentari non hanno mai avuto un buon rapporto con le loro emozioni. Si impara ad identificare le emozioni quando si è molto piccoli, nell'interazione con gli altri comunque, se non si è ricevuto aiuto dall'ambiente circostante, si è cresciuti con una certa confusione sul proprio mondo interiore.

La psicoterapia insegna ai pazienti ad ascoltarsi dentro e a capire cosa realmente provano e vogliono, i pazienti cominciano ad essere molto più sinceri con loro stessi, ma ciò può portare ulteriori problemi nel loro ambiente di vita. Se tu non hai un terapeuta, puoi tentare di identificare le tue emozioni come segue:

  • Cogli l'occasione quando ti senti incline ad abbuffarti o ti senti morire di fame in una maniera esagerata
       rispetto alle tue necessità.

  • Non abbuffarti e non morire di fame. Mangia quanto basta.

  • Coricati in una stanza tranquilla e chiudi gli occhi.

  • Probabilmente proverai una sensazione spiacevole.

  • Questa sensazione di spiacevolezza diventerà abbastanza insopportabile, ciò nonostante rimani dove sei.
       Gradualmente diverrai consapevole delle tue reali sensazioni.

  • Paura, ripugnanza, vergogna, rabbia e dolore sono esempi di emozioni soppresse che possono aver
       contribuito all'abbuffata o alla tua scelta di non mangiare.

  • La spiacevolezza è vissuta come un pericolo, ma non lo è, abbi coraggio! È il trattenere le emozioni che può
       essere pericoloso, non la coscienza e l'esperienza di esse.

  • Lascia espandere il sentimento di spiacevolezza ed entra in contatto con esso, concedi a te stesso di vivere
       queste emozioni emettendo suoni e facendo movimenti.

  • In un quarto d'ora la sensazione di spiacevolezza probabilmente sarà sparita e con essa il tuo forte bisogno di
       abbuffarti o di privarti del cibo.

  • Concedi a te stesso un po' di soddisfazione per aver saputo gestire tale situazione con successo.

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