Poesia ed Handicap |
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Queste Poesie vogliono essere di stimolo al nostro prossimo nel condividere un cammino di difficoltà, proprio verso le barriere, che molte volte nella condivisione ed aiuto può essere superato. Basta volerlo! | |
Silvano Montanari |
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Fiorenzuola d’Arda ( PC ) |
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Al Combattente … Silvano Montanari | |
Un Angelo venuto dal passato attraverso i più recessi meandri della fantasia m’insegna che la guerra è tentazione: per conseguire un utile e assoggettare un Popolo alla propria Ragione.
L’orrore ha tante facce anche di un fuoco Amico si perde così la Vita muovendo un solo dito.
Osserva! Quanto Sangue, sulla tua mano. Tu dimmi! Tutto questo ci porterà lontano? Quando sarà finita la conta tu farai e quanti Amici più non troverai?
Allora sarà chiaro! O vinto o vincitore cerca la Giustizia nel fondo del tuo cuore. Sarà solo lì! Nascosta! Se avrai guardato bene scoprirai che tutto questo ha portato solo pene.
Allora… Con coraggio trova un’altra soluzione: stendi un’altra volta la mano all’aggressore: perché non ci sarà Giustizia se morirà l’Amore! |
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Visioni Oniriche | |
Paesaggi evanescenti, eterei visitati con le ali del pensiero librano nell’aria flebili fragranze di fiori e vegetazione rigogliosa.
Fiumi d’altura cadenti nella Selva da un balzo azzurro di cascata e la Natura sotto incontaminata in questi lidi umidi si sprigiona.
Fiori vetusti, avvizziti e stanchi spargono nell’aria gli ultimi colori mentre fiorente, nella Selva antica si nota un intenso brulicar di Vita.
Vita che si esprime in multiforme foglie vari colori, caldi profumi inebrianti. E quella fitta nebbia piovigginosa della cascata sottostante filtra i raggi del Sole scindendone i colori: creando così nell’atmosfera madida un duraturo, Magico Arcobaleno.
Uccelli grandi d’ali solcano il cielo su i veloci vortici di schiuma padroni della scena volteggiano dondolandosi nel vuoto sorretti dai poderosi flussi caldi che salgono dal serpeggiante fiume scendente vorticosamente a valle.
Il profumo d’acqua che ammalia le narici invita i sensi a sublimar gli istanti la mente a conservar le buone sensazioni. Il pensiero viaggia fantasioso prende visione di quei Magici lidi finché la luce prenderà possesso di una nuova giornata fragile e indifesa alla mercé della Vita vera.
Così per sognare ancora attenderemo un’altra volta la sera. |
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Amavi l’amore | |
Amandomi, amavi l’Amore tutto ciò che c’è di buono al Mondo. Gli Angeli cantavano dolci armonie i giorni sfoggiavano albe raggianti le fonti cantavano garrule di gioia le Terre emerse fiorivano i crinali il Sole caldo scaldava la Natura come l’Amore scaldava il nostro cuore.
Il Mondo apriva agli amanti la sua eterna porta verso la Passione. La Pace in fondo ai cuori fioriva. I rigurgiti di un’Estate appena finita infuocavano gli ardori primitivi.
Dolce era la tua compagnia nelle sere d’Estate “cuore a cuore”: e Tu, piano, piano, rubavi il mio Amore. Soltanto adesso l’ ho capito! Solo perché non volevo vedere tenevo sempre nella mente un motivo per poterti perdonare dopo aver subito le tue mancanze.
L’Amore è cieco: questo lo posso dire! L’allontanamento tuo repentino ha spezzato la Pace del mio cuore. Ora io sono profondamente smarrita mi sento rinchiusa nel tuo cuore e allo stesso tempo allontanata.
Hai rubato la mia Vita per un capriccio che Ti farà star male e Ti lascerà solo sarà il giusto compenso per le Tue bugie. Sono stordita dalle parole che solo miravano a creare rovina.
Ora però altro non Ti rimane che pagare il fio dei Tuoi errori. A Te il tuo dovuto, per me ne sono certa sorgerà ancora il Sole, con la dolcezza troverò un nuovo Amore. |
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Lettera ad un innamorato infedelescritta per conto della fidanzata tradita |
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Mai Perdere la speranza | |
Il pescatore | |
In questo tempo di tempesta vociante di flutti muggenti si è riempito il mare in balia dell’onda è il piccolo natante così il marinaio più non può governare.
E sulle creste la rumenta bagnata giunge alla spiaggia portata dal mare. Il pescatore raccoglie il palamito ripone le reti e si mette in Preghiera. Son tempi tristi per l’Uomo avvilito per una fermata forzata, improvvisa che non gli lascia arrivare il guadagno.
Il mare, per lui, è un fedele compagno e gli mantiene il suo grande decoro. Ogni Valore che egli conserva gli viene dato dal mar con riserva a patto che lui vada a gettare le lunghe reti ogni giorno nel mare e poi recuperi con grande fatica quel che per lui vuol dire la Vita.
Son giorni bui, di tempesta, di attesa però sempre il mare gli porta Fortuna perché dopo che la tempesta è passata arrivano giorni di caccia spietata.
Le prede portate dal grande fermento giungono a riva a portare Abbondanza e il pescatore in quel dolce momento si scorda presto della tempesta passata.
Se questa arriva a portare scompiglio dall’altro canto avvicina le prede. Sia Gloria al mondo; sia Gloria al Signore per questo tempo di ritrovato ardore! È ciò che pensa il pescatore. |
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La Terra! … | |
Sospesa nello spazio infinito tra vortici di galassie inesplorate e miliardi di Mondi possibili: preparata da mano Divina come residenza della Vita.
Forgiata per l’Uomo pellegrino che in breve l’ ha colonizzata. Unica, nell’universo a detener la Vita?
Forse tra quei miliardi di galassie lanciate come veloci dardi nello spazio immenso che rincorrono un tempo infinito ci sarà un atollo sperduto.
In questo mare privo di confini nel quale, questo astro benedetto sia stato dal fato clonato in altra guisa: in pratica il negato di sé stesso.
Che su questo si sia sviluppata una civiltà simile alla nostra ma al contrario più comprensiva. In cui ci sia il continuo per dove ognuno di noi arriva, perciò più progredita.
Dove si conoscono davvero le cose che veramente hanno valore dove la gente invece di pensare agisce guidata dalla legge del cuore.
Una Terra veramente benedetta una Terra più bella là nell’immensità illuminata dalla stella della felicità.
Ma questo è soltanto Fantasia questa Terra brulla, continui a girare! Faccia la sola cosa che sa fare! Mentre l’Uomo senza porsi problemi alla finestra continui a guardare!
Una Terra nuova, con l’aiuto di Dio; una Terra d’Amore! Questo è il mio desio |
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Un giorno… | |
Un giorno respireremo vivo il tepore del Sole ci disseteremo alle fonti eterne dell’Amore calmeremo così dell’Anima il tormento.
Copriremo la nostra valle amata di pianto così da far crescere forte e rigoglioso il ricordo.
Correremo come l’acqua pura dalle sorgenti della Vita fino all’incontaminato mare dell’oblio.
Nulla… vedremo più su questa Terra… in quell’ultimo indefinibile momento non ci sarà più Guerra.
Le controversie nel mondo saranno finite finalmente regnerà la Pace su questa brulla Terra. Avremo tanto Amore da donare si desterà la gioia in ogni cuore avremo per sempre finito di provare dolore.
I canti Angelici scenderanno le valli con il soffio d’ali fugheranno gli affanni e osservando bene sulle labbra un sorriso scopriremo di essere approdati in Paradiso. |
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L’ala spezzata… | |
Un Angioletto nano mandato dal Signore viveva come promessa nel Vostro grande cuore.
Di gioia palpitava di Vita si nutriva giocava senza pensieri in uno spazio angusto: non era ancora pronto per affacciarsi al Mondo.
Finche un brutto giorno nel gioco furibondo a lui s’è rotto l’ala.
Il sogno s’è spezzato: è stata una meteora che il cielo ha attraversato.
Venuto dall’oblio all’oblio è tornato: lasciando ai genitori su questa Terra brulla solo la tristezza di non averlo incontrato.
Ma lui, bello e leggiadro nei pascoli del cielo Vive nella luce di Dio felice di non esser nato. |
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Buon Giorno! … | |
Buon giorno! Dico buon giorno a voi che vi destate dopo il lieve sopire di una notte insonne! Buon giorno ancora a voi che lavorando mentre la notte avanza compite azioni per gli altrui bisogni.
Buon giorno a voi che ancora assonnati riempite di sbadigli la casa delle Istituzioni: posti, in cui voi, Uomini importanti seduti ai seggi premete dei bottoni reggendo così le sorti delle Nazioni.
Buon giorno ancora a voi che dopo tanto sonno ristoratore sperate di scoprire sul volto della Gente un po’ di buonumore.
Buon giorno a te che dopo tante pene t’aspetti di trovare delle persone buone che possano almeno per questo giorno far fronte ai Tuoi bisogni.
Buon giorno a tutti, Cattivi e Buoni per un buon giorno senza condizioni; dico buon giorno e che sia un giorno buono veramente un giorno bello, importante che riesca a sedare i conflitti nel Mondo che possa fare più buona la Gente che faccia parlare di sé negli annali che riesca a guarire la gente dai mali.
Che poi, quando è arrivata la sera conceda il riposo e la Pace agognata che ancora non c’era.
Un augurio che si da ogni giorno |
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Un dolce ricordo… | |
Un dolce ricordo legato alla mia infanzia vaga per i meandri della mia memoria portando a me, le immagini del passato quando bambino ancora andavo a scuola.
E mi sovviene un ricordo caro: erano tempi un po’ particolari, la Gente non aveva di che vivere la Guerra aveva lasciato i suoi orrori quasi tutti erano poveri ma i benestanti si prendevano cura del Popolo indigente.
C’era l’Amore! L’aiuto non mancava ai poveri che vivevano di stenti! Non c’erano associazioni benefiche non ce n’era bisogno! Al sofferente veniva comunque offerto l’aiuto della Gente.
Com’erano belli quei tempi ormai lontani quando ci consideravamo tutti uguali.
Ricordo che essendo io indigente avendo solo il poco con cui vivere avevo gli stessi amici degli emergenti.
Ebbene! Ora il tempo è passato creando qualche beneficio alle Persone però, ora c’è la distinzione tra le varie caste della Popolazione.
“Forse”, questo beneficio che non è per tutti ha fomentato gli egoismi individuali così giungo a desiderar quei tempi in cui erano Vivi i sentimenti.
Un ricordo dell’età giovanile |
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A Spasso con l’Autore… | |
I dolori mi hanno rincorso quando ancora ero piccino portandomi dispiaceri acuti, segnandomi il destino. Perdetti il mio sostegno soltanto tredicenne lasciando nella tristezza gli anni miei sereni. La gioventù fuggiva velocemente e in quei tempi legati al dopoguerra tutti eravamo speranzosi, credenti nel futuro. Solo mi restava il rammarico sincero per la Vita che avevo vissuto non serena. Finito il militare, tornando per restare ho perso mio padre e con lui la sicurezza del futuro ponendo nell’oblio quel “che” di tenerezza che l’Anima mia agognava. Ero portato a scrivere per vincere il dolore che stretto fortemente mi attanagliava il cuore. Ma ecco che un giorno, dalle nubi del passato il Sole per me è felicemente spuntato. Ho colto il fiore che il fato mi porgeva. Quel fiore mi ha Amato e con la sua dolce presenza ha lenito il dolore portando nella mia Vita un dolce raggio di Sole. Una famiglia ho formato e della poesia mi sono disinteressato. Ho riposto le opere in un cassetto buio e a due Angioletti mi sono dedicato. La Vita intanto, alla mia famiglia nuova pensava fosse giusto metterla alla prova. Ha portato peripezie e varie malattie avendo sempre “è vero”, anche se con ritardo per noi che siamo credenti un occhio di riguardo. Erano malattie che minacciavano il futuro. La Vita è stata lieta, colma di speranza. Ora ho nipoti che portano allegria Figlie che sono Mamme vere! Con dei mariti onesti e come per tanti per me Figli veri, veramente importanti! C’è tanta gioia ora che avvolge casa mia ho una Vita intensa, che ancora sento mia. Ho dato tanto Amore, Amore ricambiato dalla mia consorte, da quando mi ha sposato. Ora anziani, stiamo raccogliendo i frutti di ciò che durante la Vita abbiamo seminato. Con questa autobiografia concludo prendendo come spunto un’osservazione che riassume molto bene ciò che ho asserito: “però! Che Vita piena è stato il mio vissuto!”
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Già tanto hai pianto… | |
Non hai più voglia di piangere, già tante volte l’hai fatto guardando verso il cielo senza nulla vedere: hai cercato il lume di una stella hai atteso di sentire una voce che ti poteva dar speranza. Già tante volte hai pianto usando quel freddo tutore che con te, lentamente cammina per ridarti un po’di libertà perduta: nell’oscurità silente della tua croce trionfa il tuo dolore. Tu sai, nel ciel sono le stelle le avevi osservate un tempo quando brillavano serene: quando ancor l’eterno nero non aveva rubato il tuo vedere; già troppe volte hai pianto mentr’egli attonito ti stava osservando e come attendendo il tuo bisbiglio ti ha inutilmente ascoltato: tu non hai chiesto nulla: hai accettato dimesso la tua pena.
Più non piangere, a nulla serve: il tuo destino è di vedere Dio nella sfolgorante luce che tutto può guarire e far tornare sulle labbra tue il sorriso.
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Scritta per un Amico non vedente che non è più con noi. Questo per dire che c’è sempre uno spiraglio per poter essere felice nonostante tutto se lo stesso crede nell’Amicizia e nella Fede. |
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Regali preziosi… | |
Un angolo d’immenso io Vi regalo in queste feste in cui è caldo il cuore. Come l’immenso è grande quest’Amore che nutro per Voi ragazzi cari.
Vorrei regalarvi una Vita piena di accenti che fanno risaltare le attenzioni per rendervi palese in quei momenti quanto per Voi, batte questo vecchio cuore.
Vorrei regalarvi un sogno duraturo che vi faccia credere nel futuro e vi aiuti senza alcun danno a superare anche l’ultimo malanno.
Fermar vorrei nel vostro tenero cuore l’immagine del nostro grande Amore per darvi la certezza giornaliera che si può costruire una Storia vera.
Vorrei potervi risparmiar gli affanni che presto o tardi fanno grandi danni vorrei che Voi, viveste intensamente la Vostra dolce Storia senza inganni.
Vorrei per Voi, una grande dolce Vita fino a quando il Signore la vorrà finita vorrei che Voi donaste tanto Amore ai nipotini miei dal grande cuore.
E poi vorrei potermi addormentare con la certezza d’esservi nel cuore: questo però non tanto presto solo quando lo vorrà il Creatore! ---------------------------------------------
Quando la famiglia cresce, crescono le apprensioni si soffre anche per loro perché la sofferenza è Amore! Dedicata ai miei cari ragazzi |
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Amori! … | |
Ricordate quando il buio era presente quando più non v’era profumo di Vita mentre quest’ultima fuggiva lentamente e più sperare non c’era concesso?
Allora, la più bella espressione che restava eravate voi, per me, dolci tesori. Ancora caldo era il Sole sempre la Vita aveva i suoi colori mentre per voi il gelo dentro al cuore rubava tutto quanto il suo splendore.
Il vecchio male che ormai reso palese in voi muoveva la disperazione faceva del vostro viver quotidiano un tempo vuoto, senza convinzione.
L’Amore che bruciava dentro il petto vi trascinava in un gorgo immane rompendo quegli istanti di diletto che della vostra gioventù ricordavate.
Piccini cari, or che nel mondo son tornato ora che m’ han fatto un gran regalo io vi ringrazio con il cuore in mano per avermi in ogni momento Amato dandomi Speranza nel futuro quando ancora ero malato.
Dolci Figli miei, cari tesori voi non potete nemmeno immaginare quanto per voi sia grande quest’Amore: non vi struggete, siete sempre i soli che potete sentirvi padroni del mio cuore!
Dedicata agli Amori della mia vita che sono sempre stati presenti, soprattutto durante la mia malattia |
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Eletta Madre ( Acrostico ) | |
Eletta Madre di Figli dolcissimi Luce di Vita per la tua progenie Intenta sei nel riporre le tue gioie Sotto quest’Anima che irradia luce A proteggere dal Mondo i tuoi tesori. Fulgida stella del mio piccolo universo Intima compagna della Vita mia: Non può appassire un fiore così bello Esposto alle intemperie della Vita. Tue opere sono quelle del mio Paradiso Tue, le promesse che su questa Terra Io aspetto per allietare il mio tempo. Angelo dolce del mio focolare Nata per far felice un Uomo Ingenuo forse, dolce tesoro Ma sempre follemente innamorato. Anima buona, cuore immacolato Mia personalissima Signora Ispiri tutta la mia produzione Ancora sei la mia opera migliore.
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Dedicato a mia moglie “Elisa” |
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Inno All’Amore … Silvano Montanari | |
Sono in attesa! Sto assaporando nel mio inconscio il tuo profumo e penso alle peripezie che ho fuggito anche se nel pensiero sono rimaste come ombre mute della sera a scalfire questa ossatura tenace che mi concede di ritrovarmi ancora. Eppure! Sto ascoltandonel profondo del mio cuore sempre di te innamorato… perché tu tra le altre cose mi hai salvato. Mi hai salvato da me stessodalle mie paure e dal mio male: male tremendo! Vorace! Che ha rubato per sempre la mia pace interiore lasciandomi un bisogno immenso di attenzioni comprensione ed amore. Amore si! Amore profondo e sincero come il tuo… La tua voce fiore colorato del mio giardino. Sto ascoltando una voce sincerache mi invita a scoprire ciò che ancora c’è di nascosto nel mio futuro.
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Ascolto e ti vedo tra le Stelle la più fulgente, la più bella e io che intorno a te sto ruotando in un’aurora di caldi bagliori assaporo la Gioia di ritrovarti ancora che vivi per me. Amore caro! Amore bello! Unica donna del mio castello! Ti ho amato dolce tesoroe ti Amo ancora; ora più di allora perché l’Amore che mi hai regalato tanto prezioso per il mio cuoremi ha dato la fiducia nel domani; in un futuro senz’altro migliore. Quest’Amore così forte! Così vero! Resisterà oltre la Morte Perché, spoglio dalle vesti Mortali, aleggerà nell’aria a sommità dei monti e scenderà giù a valle così che come tenero virgulto rinascerà per rifiorire ancoraE… tu sarai tra quelle baciate dalle stelle. |
Dedicata a mia Moglie per ringraziarla di avermi sempre Amato E di aver creduto in me, senza riserve |
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Sei tu che mi chiami ! … | |
“Senti ? qualcun mi chiama forse qualcuno m’Ama Lassù in quel ciel lontano!” Sento! È una voce calma come un sussurro lieve: forse spezzar non vuole questo silenzio immane. Fuori la notte incombe non s’ode alcun rumore sol del tuo cuore il pulso che batte per l’Amore, Vive. La vita! Dove fuggì la Vita? Scomparve quel dì nascosta dal manto de la notte. Ascolta! Un dolce canto d’Angeli s’ode a venir lontano la tra le nubi forte giunge quaggiù pacato a consolar il cuor da tante pene. E’ vero! Qualcuno m’Ama! Qualcun mi vuole a sé in Ciel tanto lontano. Chi può codesto pianto mutare in tanta gioia col dolce suo richiamo? Ma sei Tu, dolce Mamma sei Tu che mi consoli e attendi che il Signore l’Amore Tuo m’involi. Sei Tu, dolce Mammache avvinci il cuore e muti il mio dolore in Gioia ed in Bontà.
Ricordando la perdita di mia madre In un momento di sconforto
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Caro Ricordo … | |
Umile ancella che il pensier mio cullae lo trasporta ai dì di prima Vitain un incanto di un’aula fioritadi lieti bimbi intenti ad ascoltar.E mi rammenta un cantoche tremulo io udivoun canto immacolatoin note pur piccanti e dolorosema già rifuse di dolcezza amarache saldamente m’avvinsero il cuore.Piango or pensando agli anni mieinel vortice del tempo ormai passati.Trema il pensiero che la notte neragiunga a carpire la mia vitae pur vibrante, grido al vento brullatutta la vita che il mio cuor scandì.Torna al morire il Sole rosseggiantesegnando un’altra meta nella vita:pur esso mi rammenta quanto durie di dolore ebbri furon tristezzatutti i miei sospir.Ricordo le tue braccia a me rivoltene l’angoscioso inceder dei tormenti:tu mi chiamavipiù mi stringevimentre suonava vaga la tua vocementre il tuo cuor piangevae il battito pietoso piegava il mio voler.Tutto ricordo di temia dolce Mammacaro ricordo che mi avvince ognor. |
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Ancora un’Alba… | |
Esce dalle fauci della scura nottela luce del giorno con i suoi colori; caldo nell’anima, gioia dentro i cuori per il sorgente Sole dai lucenti strali.
Sale la nebbia che odora di tristezza per i mali dell’essere che portano rovina finché la brezza così leggera e fina nell’intimo profondo da una pulitina.
L’ultimo anelito nella notte ancor spira mentre si allunga il dardo luminoso sopra la piana proprio dietro il monte per dare spazio alla prossima speranza.
Cantano i merli e i passeri dal nido; cantano la vita che torna a rifiorire su questa terra che non vuol morire e questo canto stimola il sorriso alle vita che su questo atollo vive.
Ed ecco! Il nuovo giorno è giunto le raganelle cantano nel prato uscite dall’acqua della fresca roggia per respirar le stille di rugiada ed inneggiar così all’alba nuova.
Tiepida e calma, l’atmosfera dorme accompagnata dall’odor di Primavera ancora un’alba è sorta su questo mondo per permettere alla vita di ricominciare.
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Una nuova Alba sorge sul vecchio mondo per permettere alla vita di ricominciare |
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Poveri Eroi… | |
Un giovane mattino s’udì un tuono;un gran bagliore si vide a Nassiriya onde di fuoco su quel grande scempio che del mezzo resta, dopo l’esplosione.
Pure, peroravano una giusta causa: volevano fermare quella guerra che grandi lutti provocava al popolo senza pretendere di ritorno niente.
Adesso, immobili, senza più ideali bruciati dagli orrori della guerra in altri lidi iniziano a volare uscendo dai confini della Terra.
Forse dall’alto di quell’altro mondo a tu per tu con il nostro Creatore chiedendo venia per gli errori commessi ritroveranno Pace e tanto Amore.
Intercedendo per noi verso l’Eterno potremmo ritrovare quel buonsenso che ci farà vincere i dissidi e l’odio endemico verso i diversi.
In quelle case intanto dove sono nati; dove hanno vissuto da giovani felici piangono le madri per gli affetti perduti domandandosi perché sono caduti.
Non v’è supplizio più grande che dover accettare una sorte che ha portato lutti e privazioni sentendosi convinti d’essere nei giusti.
La guerra ha sempre portato odio lutti e privazioni, né si può parlar con garbo, di guerre preventive: la guerra è guerra, beato è chi vive! ----------------------------------------------- Dedicata agli eroi degli ultimi accadimenti a Nassirya E più in generale, ai caduti di tutte le guerre. |
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Ricordo di Nino… | |
In questi giorni bui mentre la pioggia esprime silente il tormento del cielo: la testa più non vedo sul candido cuscino del Tuo letto; ne la tremante mano implora più qualcosa ch’è lontano; ne più si vede nella luce stanca del guardo il Tuo implorante pensiero.
Odo soltanto adesso celato nei meandri profondi dell’inconscio il gemito che tenue saliva dal Tuo male per arrivare a esplodere nel mondo che non aveva tempo di ascoltare.
Dopo una vita dedicata all’amicizia, mi ritrovo solo in questa spiaggia fredda dove giorno dopo giorno arenano i pensieri.
E non oso proferir parole e non cerco più le solite emozioni che Tu mi procuravi, quando mi riservavi la gentilezza e la comprensione! Io Ti ricordo; e così, Ti voglio ricordare! Allegro e prorompente nelle tue espressioni rigido e forte nelle convinzioni tiepido nei toni e dolce nelle conclusioni.
Abbiamo passato un tempo che non si può dimenticare: Tu, eri la mia guida , il mio conforto; la prima luce del giovane mattino; l’amico sincero su cui si può contare. |
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Contro Natura | |
Pioggia sporca d’indifferenzacade sui pensieri degli umani mentr’essi con le proprie mani convincon la Natura a disertare.
Lingue di fuoco solcano il cielo:traccianti scie di nebbia e di veleni sono patrimonio delle generazioni che in questi tempi calcano la scena.
Oggi, anche il ghiaccio se ne vola via: si sta sciogliendo nel salato mare; or, che la temperatura sta salendo perché l’Uomo continua ad inquinare.
Le regole del sereno vivere, stravolte sono dal male che attraversa i cieli persino gli astri, meno lucenti sono e quest’atmosfera ha il sapor di sale.
L’essere morirà per negligenza suaché non si rende conto di sbagliare mentre la cupidigia è proverbiale e più nessun ostacolo la arresta.
Persone che non conoscono ragione sono padrone della situazione; e senza nessun rammarico deciso tolgono ai loro simili il sorriso.
Un mondo sporco ci troviamo avantidel quale, più non sappiamo cosa fare: tanto, è stata decisa la nostra sorte che non possiamo più nulla salvare.
Sarebbe così bello, essere grandi; leggendo in fondo al nostro cuore e scoprire che nell’anima nostra traspare il desìo d’esser migliori. |
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Cara donna mia | |
Cara moglie mia che illumini il cammin della mia vita; dolce signora, doni al nostro nido i magici colori dell’aurora.
Quando il mio pensier si perde nel tormento della malinconia: il tuo calore io sento entrare rassicurante nella struttura mia.
Io t’ Amo tanto! Donna mia! E colgo in te, il calore della vita; la preponderante forza della fantasia; la gradita sensazione che lascia l’allegria.
Quando il camminare stanco dei miei giorni che saranno sul finire segneranno in modo negativo il mio futuro le tue mani scarne m’accarezzeranno il viso tremanti, sulla pelle increspata dal tempo: del tuo immutato calore, coglierò l’ardore nel tuo Angelico aspetto, riscoprirò l’ Amore.
Mi dipingerò le mani di bianco per non sporcare il tuo candido vello e passerò e ripasserò carezze stanche sui capelli che m’ hanno solleticato il cuore per rinfrancare nonostante il tempo passi il nostro grande e colorato Amore.
Il cuore mio, mai, ha avuto segreti e tu, il mio Amore hai sempre posseduto!
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Dedicata a mia moglie, che occupa tutti i miei pensieri |
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Io Amo | |
Io, innamorato della vita, Amo! Amo i miei boschi che odorano di faggio, i dolci rivi che scendono alla valle, i timidi percorsi tracciati in mezzo al verde.
Amo osservare l’alba quando sorge e col pennello magico colora gli altopiani; Amo camminar nelle distese valli, e ascoltare il sibilo del vento quando s’insinua fra gli acuti picchi.
Amo dormire disteso in mezzo ai campi, odorare il respiro aulente dei fiori; amo inseguire l’acqua a ritroso nel percorso e giungere a bere alla fresca fonte.
Amo la gioia, amo l’allegria che da sempre fa esultar l’Anima mia. Amo il dolore, e la malinconia che mi fa edotto del mio stato di grazia: amo la simpatia e la gentilezza dei piccini quando al cuor di mamma si tengono vicini.
Amo tutto ciò che m’ha donato Iddio, ma soprattutto amo immensamente tè tesoro mio!
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Dedicata alla luce dei miei occhi che tanto Amo: mia moglie Elisa. |
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Sospesi ora siamo… | |
Occhi lacrimanti guardano quest’atollo ingrato occhi senza più luce, spenti, in questo bel Creato argini possenti in valle eterna sorgon nell’Anima a limitare il fiume d’Amore che scorre copioso illuminato da raggi di luce radiosa di Sole.
Ibridi destrieri, cavalcati su intricati sentieri sospesi nelle profonde cavità degli azzurri e vaporosi cieli guidati da Anime vezzose, ridenti, serene e capricciose con mani di vento, piedi di rubino, scarpe di pensieri.
Dondolanti, fluttuanti, esposti ad ogni soffio di vento luccicanti scie di armoniche figure uscenti dall’oblio ancelle voluttuose, servili e premurose, adagiate su letti di sospiri: tenere illusioni del tempo giovanile.
Amore nell’Anima, un abbraccio caldo sul cuore le pene della Vita sono finite, portate all’oblio; rimane un sogno fluttuante, leggero, in questa Valle vibrante con artigli forti conficcati sul sentiero: il sogno che ci ha lasciato un Uomo unico e sincero.
un sogno di Pace, di Perdono, un sogno di Comunione di Giustizia e Uguaglianza per i popoli della Terra vivendo delle nostre pene, calmando il nostro dolore portando a noi, Peccatori, la luce del Signore; “guidaci ancora durante il cammino, Uomo Divino!-
- Le Genti tutte Ti amavano, ti chiedevano la Libertà. Tu, insegnavi ai Popoli in Guerra, Fratellanza e Verità! sospesi ora siamo, su ali consunte e doloranti in questo Mondo carico d’Odio e di Dolore senza più il tuo carisma che ci dà serenità.
Prestaci un ultima volta il Tuo sorriso; con il volto immerso nella luce Divina bacia la nostra mano laboriosa e contadina e porta la speranza di una Vita nuova in chi l’eterno abbraccia, e nel buio riposa”. -------------------------------------------------------------------------------
La Morte di Papa Karol Wojtyla |
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Si può distruggere un pensiero?... | |
Si può distruggere un pensiero? Tutto ciò che fu reale, appena formulato, rimane per sempre impresso nelle pagine di vento del libro del tempo. Così, come l’espansione dell’universo ha creato lo spazio, e lo stesso, il tempo e questo in luce ha inciso tutti gli istanti fino a questo momento vissuti sulle pagine di un etereo libro infinito. Riuscendo a costruire un automa che spazia in questi reconditi meandri potremmo essere attuali in tempi diversi e vivere più volte la stessa vita. L’individuo è dotato della funzione che già si esprime in tal senso: la memoria e di un lettore che si incarica di riportarci con i ricordi ai primordi. Noi leggiamo le informazioni a ritroso che ci giungono dai profondi abissi dello spazio,per mezzo della luce captata da strumenti puntati alle orbite astrali per capire quale è stata l’evoluzione della profondità dei cieli. Facciamo tutti parte dello stesso mosaico ognuno di noi con la sua singolarità colora il suo futuro e dà luce e tono al suo singolo tassello. Una volta che tutti i tasselli saranno posati e saranno disponibili in miliardi di diversi colori questi tesseranno sulla tela ,l’immagine del trascendente e finalmente sarà svelato l’ultimo e più grande mistero. Questo, nell’ultimo giorno, quando la luce si unirà alle tenebre e più non ci saranno le notti a coprire le nostre azioni di mistero: ma un sole caldo, immenso, infinito illuminerà i meandri bui e noi, nel tutto finiti saremo l’immagine del Creatore con lui per sempre in simbiosi.
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Riflettendo sulle nostre origini |
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La Sua parola… | |
Ondeggia orante per le vie del centroun lungo serpentone gongolante finestre e porte delle case, addobbate per fare festa a un’Entità importante.
Canti religiosi vengono scanditie litanie dirette al Creatore nella giornata in cui diventa attuale la storia della Morte del Signore.
Già le campane sono ammutolite in chiesa si ascoltano sermoni che insinuano nel cuore dei fedeli le dolci e appassionate sensazioni.
È morto Gesù, è morto il Salvatore! Lui, l’Amore, il peccato ha sanato è giunto al nostro cuore e ci ha parlato con la sua Fede; con il suo martirio:
ha dato senso alla nostra breve Vita; ha dato la fiducia a noi che dopotutto malgrado la Sua evidente Divina luce lo abbiamo tradito e rinnegato.
Egli, ci ha aperto il suo cuore insegnato all’uomo la sua parola; ci ha mostrato la via sicura per ritrovarci ancora uniti in una Celestiale Aurora.
Nel giardino dell’Eden sempreverdedove per sempre fioriscono le more; dove le fonti garrule e fresche sono le eterne fonti dell’Amore.
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Lui, il Salvatore dei Popoli, morto per Amore. |
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Mattinata Valligiana… | |
L’acque chete del placido torrente che alla pianura porta il suo vigore di veste azzurra d’acqua nel profondo di tratto in tratto questo si colora.
Scorre leggero tra le ardite sponde in questa valle che intanto s’innamora.
I pioppi, che accanto a lui dimorano assorbono dalle radici il fluido vitale mentre la chioma loro sollecitata dalla leggera brezza mattutina Storie nascoste, inizia a raccontare.
Un poderoso Sole s’alza dietro al monte che tutta la nottata ha da scordare pigro, di sbadigli empie il cielo. In mezzo ai rami luccicanti scie filtrano gentili fasci di colore.
Alcuni cirri oltre l’orizzonte premono scherzosi sulla scena ravvisando in questo inizio di giornata un tempo tonico di serico colore.
In valle aperta svetta Lugagnano La cui collina il piede sul torrente fissa con le sue case vecchie aggrovigliate in un centro storico di colore antico mentre più in alto, nella zona nuova il Sole abbaglia la novella edilizia.
La Vita preme, si sveglia l’assonnato tutto riprende come è sempre stato. tutta la valle è pronta: si torna al lavoro in questo nuovo giorno accalorato.
Scritta per la mia bella Vallata ricordando la mia residenza a Lugagnano. |
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Grazie oh Signore! … |
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Sui verdi campi e sui ruscelli argenteicade silente l’atmosfera bianca e leggera: coltre più candida, or, veste la Natura: stelle magiche di ghiaccio si procura.
L’ora che passa raggiunge la sua metaove si perdono gli eventi già vissuti festanti, tutti uniti, nella tarda sera si canta un inno che funge da preghiera.
Il Creatore del Mondo, giunto sulla scenain quella mangiatoia riscaldata a fiato inizia il suo cammino fra noi Uomini a insegnarci la bellezza del Creato.
La Fede, è la nostra risorsa miglioreci aiuta a definire il nostro approdo in mezzo a questo mare tempestoso che nel gorgo della vita ci trascina.
L’inizio e la fine, l’alfa e l’omega:a Lui, si avvicinano i martiri e i Santi nel gaudio del cielo, si ispirano i poeti gioia, è veramente tanta, questa sera.
S’illumina di quest’astro l’atmosfera;di ninnoli brillanti si riveste il cielo; cantano gli Angeli tutti quanti in coro dolci litanie nell’Anima dei peccatori.
È arrivato tra di noi il figlio di Dio a calmare nell’Uomo, dell’Anima i dolori ; a scrivere nel taccuino del Divino la grande fede ed il profondo Amore: grazie di essere venuto, mio Signore! |
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Diamanti grezzi… |
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Coloro che sono i veri detentori della Fede essi, gli esperti testimoni della Croce: sono amanti delle cose semplici obiettori delle inutili parole.
Raggi cocenti, che scaldano il cuore lasciano una tracciante scia nelle coscienze: sono come stille di rugiada nel deserto della nostra mente.
Loro, semplici Anime, conoscono la gioia; in essi, non c’è residuo di dolore: amici di tutti, senza remore sono aperti verso gli interlocutori.
Preziosi diamanti forgiati in purezza, semplicità e Amore: sono gemme di luce radiante che rischiara il buio del cuore. |
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Ti chiesi aiuto! … |
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Ebbi bisogno un giorno del tuo aiuto e te lo chiesi con il cuore in mano: dalla pianta intricata del maligno staccato s’era un fetido baccello; questo, caduto sulla veneranda terra nelle mie profonde viscere era finito.
La pianta prosperosa ingigantiva; di rami e foglie fiorenti si riempiva e io, piccolo Uomo, davanti a quel flagello timoroso, rivolgevo a te il mio appello.
Ebbi bisogno, quando neppure il sole poteva farmi giungere il calore; quando la luce del tuo bel creato giungendo spenta, mi aveva abbandonato.
Io ti ringrazio, Padre di tutti i santi perché non fosti sordo alle mie preghiere: si era addormentato il Sole su un ceppo di rose nel tuo giardino di camelie in fiore: così togliendo quelle acuminate spine esso si destò, e mi irradiò d’amore.
Grazie per tutto questo, oh mio Signore |
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Un eterno
ringraziamento a Dio |
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Ad una grande Mamma… |
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Ricordo, piccino, quando mi accudivicon la dolcezza del tuo grande cuore quando, ferito, dai doveri della Vita lenivi le mie pene con il tuo Amore.
Azzurro, l’Angelo che ti teneva la mano rosso, era il cuore, della tua passione caldo, il pianto che scendeva muto sulle tue guance ad ogni mio dolore.
Ora che il tempo è ormai fuggito e come adulto, io ti sto osservando ora, che i miei figli hanno bisogno d’aiuto mi accorgo delle pene che hai patito.
Noi vecchi, piccoli, t’abbiamo conosciuto quando il vigore ti bruciava in petto quando la Vita, per tè era un successo.
Adesso, invece che ti vedo stanca sola, senza più forza, l’Anima smarrita mi rendo conto che per te, la Vita ha ormai perduto così l’antico smalto.
Desidero però che tu conosca a fondo quanto è grande il bene che ti voglio.
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Dedicato a tutte le Mamme. |
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Mi è stata ispirata osservando i ragazzi con handicap vedendo la loro gioia di vivere, il desiderio di amicizia e la loro simpatia.
Silvano Montanari |
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Faccio una breve premessa: Sono un miracolato dato che nove anni fa ho superato uno scoglio alquanto irto che mi ha lasciato grandissima preoccupazione: sono stato colpito da un tumore allo stomaco: operato e successivamente curato con chemioterapici più tardi nell'anno 2006 sono stato operato di un tumore alla prostata e per fortuna sono ancora quì: per questo ho chiesto aiuto a Dio che mi ha esaudito. Scrivo questo per portare conforto a tutte le persone che sono colpite da Handicap e far si che non abbandonino mai la strada della speranza. un saluto e un pensiero di vicinanza con tutti coloro che soffrono e che purtroppo sono tanti.
Con profondo affetto e amicizia Silvano montanari.
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