Giulia Luigia Tatti |
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Notte |
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Cala il sipario ed è un fremito, un battito di ciglia. Lo stesso tempo che intercorre dal giorno della nascita a quello della morte ed io, che ancora posso, scrivo per voi un amore quel che ho vissuto, e di come, il cuore, procedeva col sogno che conobbi. Tutte le cose, mutano, e quelle belle, scorrono via come le acque, sospinte dal bordo di due ciglia che un torrente in piena ha sgretolato. Che importa sapere che i miei passi seguono le tue orme, se più in là, o altrove, ritroverò l' amore che mi hai promesso? Un amore che il tempo ha assottigliato, ed è pur vero, che tutto ciò che l' uomo apprezza solo un istante, dura, o solo un giorno. Oscure Potenze, non fate, che il suo canto si disperda travolto dall' impetuosità del vento, non fate, ch'io non oda il riecheggiar del riso suo in vicoli bui senza la luna, ma lasciate che un silenzio, di musica intessuto, fluisca, ed accompagni il suono dei suoi passi. |
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