Giulia Luigia Tatti |
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Disegni |
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Questo è il giorno perfetto per tornare su me stessa, rientrare in me con gli occhi della mente, avere accesso alle ragioni accantonate che fluttuano, disperse, in un lago salmastro, nel niente. Resto sulla soglia e mi sommerge un' onda, azzurra, che presto sfuma, impallidisce, e una pioggia di carte volteggia, corre, inseguendosi fino a che, mollemente, qualcuna mi si posa accanto. Tendo la mano, pervasa da emozione, per quei tratti indefiniti, incerti, del disegno di un viale ridente, vedo piccoli fiori profumati e teneri germogli di magnolie e di mirti. Davanti a me, appena più distante, ecco un altro disegno, sembra un muro... senza alcuna finestra, senza porta, e mi domando se non mi sia sbagliata: non riconosco bene cosa sia, bestia, o pozzanghera, buco nero, o pozzo che contenga un dolore, una piaga spalancata, ma forse, è solo un' ombra, ed è qui che mi volto, alla ricerca di inaspettato lume, che la dissolva decisa, di netto. Anche l' eterno buio, si è stancato s' insinua, scivola, scompare nelle crepe di quel muro scalcinato, inseguito dalla sera, si protende, s' allunga, s' avvolge attorno allo stelo di un lampione l' abbandona accecato, si nasconde in un vicolo che l' inghiotte nella morsa del suo abbraccio silente. |
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